Prima di partire la mia più grande preoccupazione era lo spostamento da una città all’altra…ma una volta là è stato davvero tutto molto facile!
In Cambogia non esistono compagnie di trasporto pubblico, ma solo compagnie private che collegano le città principali e i paesi confinanti con pullman e minibus.
Le migliori sono Capitol Tour, Giantibis e Sorya Transport 168.
Su internet si possono trovare anche i relativi siti con gli orari e le tariffe applicate.
Ho però sperimentare in prima persona che non serve prenotare da casa, il posto sui mezzi si trova sempre e non si sa mai che si debba andare incontro ad imprevisti o cambi di programma dell’ultimo minuto.
Da Siem Reap a Battambang abbiamo viaggiato con Capitol Tour, la più usata dai turisti, che possiede 2 uffici nel centro di Siem Reap da cui è possibile fare i biglietti.
Il costo è di 4,50$ a testa, i pullman sono ben tenuti e in 3 ore e 30 di viaggio ed 1 pausa durante il tragitto siamo arrivati a destinazione.
Da Battambang a Phnom Penh invece ci siamo spostati con Sorya Transport 168, il pullman era un po’ più rovinato rispetto al precedente ed eravamo gli unici turisti, ma con 8$ a testa, 6 ore di viaggio e 2 soste siamo arrivati sani e salvi nella capitale.
Chiunque in Cambogia, a partire dai receptionist degli Hotel ai guidatori di tuk-tuk, conoscono esattamente dove si trovano gli uffici delle varie compagnie, quindi basta chiedere di portarvi in quello più vicino e senza esitazioni sarete accontentati.
E’ stato davvero esilarante pensare che la cosa che ci preoccupava di più si è rivelata sorprendentemente facile: appena scesi dall’autobus nella stazione dei pullman a Battambang e Phnom Penh raggiungere l’hotel non è stato affatto un problema!
Siamo stati letteralmente assaliti da una folla di Tuk-Tuk driver che facevano a gara per portarci al nostro alloggio per la minor cifra possibile.
La cosa davvero sorprendente è che TUTTI conoscono ogni singolo Hotel di ogni città, incredibile!
A Siem Reap spostarsi dall’alloggio al centro città (Pub Street) è un gioco da ragazzi, ogni hotel ha i propri tuk-tuk che sono disponibili 24 ore su 24 a poco prezzo (3$).
Se invece cercate qualcuno che vi accompagni in giro per i templi un’intera giornata il costo aumenta.
Nelle varie agenzie sparse per la città vi verranno proposti tour per le visite con guida locale e trasporti compresi, ma se state cercando un’alternativa più stimolante e in lingua italiana date un’occhiata al mio articolo sui templi di Angkor.
Appena scesi dal pullman a Battambang ci siamo affidati nelle mani di un ragazzo che con il suo Tuk-Tuk ci ha portati in Hotel.
Ci siamo accordati con lui per il pomeriggio e la mattina seguente per la visita di alcuni punti di interesse nei dintorni della città.
Qui il costo, siccome si tratta di percorrere abbastanza km, li abbiamo concordati ad inizio corsa.
I prezzi si aggirano intorno ai 15/20$ a seconda di dove si vuole andare.
Ecco, a Phnom Penh è un po’ diverso.
Anche qui abbiamo trovato un ragazzo gentilissimo che ci ha accompagnato dalla stazione dei pullman al nostro Hotel e ci siamo accordati per un mini-tour fuori città per il giorno seguente. Per il resto, le cose da vedere sono situate nel centro città, tutte vicine tra loro e aver scelto l’alloggio in una posizione centrale si è rivelata una mossa vincente, facendoci risparmiare abbastanza sui costi di trasporto.
L’unica cosa è che bisogna fare molta attenzione ed essere un pò furbi perché gli autisti sparano cifre assurde, anche per pochi chilometri.
Ad esempio per portarci al campo di genocidio Choeung Ek ci hanno chiesto 40$, ma dopo un pò di contrattazione siamo riusciti a spostare la cifra a 30$, una faticaccia!
Ogni tuk-tuk driver che ci ha accompagnato nei nostri tragitti è stato cordiale e disponibile, molti ci hanno raccontato storie di vita e curiosità sulla gente del posto e mostrato luoghi che non avevamo in programma di vedere.
Ci siamo fatti tantissime risate in loro compagnia, i Cambogiani sono delle persone splendide.
Purtroppo molte volte i soldi con cui vengono pagati non finiscono tutti nelle loro tasche, ma alle compagnie di cui fanno parte, le quali detraggono una cospicua percentuale.
Perciò non siate troppo avidi, rimane pur sempre un paese povero e con abitanti che, pur non vivendo in condizioni ottimali, non perdono mai il sorriso.
E’ quindi possibile spostarsi in completa autonomia per tutta la Cambogia, effettuando i trasferimenti tra le varie città da visitare con le compagnie di trasporto locali.
Per farvi un’idea di un possibile tour della nazione in solo una settimana date un occhiata al nostro itinerario di viaggio!