Arriviamo a Lugano alle due di un caldissimo pomeriggio di giugno.
La nostra strategia per questa vacanza in Svizzera è stata quella di prenotare strutture in zone centrali, in modo tale che, dopo aver trovato un parcheggio sicuro, fosse possibile spostarci per la città a piedi o utilizzando i mezzi pubblici.
Anche Lugano, così come Lucerna, ha un centro storico piuttosto raccolto e per noi che amiamo camminare, non è un problema farci tutto il lungolago a piedi, che poi in definitiva è la maniera migliore per poter assaporare tutti gli aspetti delle città.
La nostra sistemazione è ottima, siamo al terzo piano di un vecchio palazzo a poche centinaia di metri dal Parco Ciani.
Arriviamo al lago attraversando parco Ciani in corrispondenza di due colonne che sostengono una cancellata in ferro battuto, in terra un mosaico compone una stella, ai lati due panchine bianche, il tutto fa da coronamento ad uno splendido panorama del lago, una veduta d’insieme che a destra abbraccia il Monte San Salvatore fino ad arrivare all’estrema sinistra con il Monte Brè.
Al centro le imbarcazioni solcano il lago in questa giornata completamente estiva, anche se siamo solo al secondo giorno di giugno.
Il parco Ciani è enorme, caratterizzato da aiuole fiorite, prati verdeggianti, alberi secolari, magnolie in fiore, che si estendono sul lungo lago ed intorno a Villa Ciani.
E’ questo un palazzo rosa, in stile neoclassico, in passato di proprietà della famiglia Ciani, che attualmente ospita eventi, congressi ed anche matrimoni nelle sue splendide sale affrescate.
Addentrandosi nel parco verso il fiume Cassarate, che ne segna il confine, il parco è più selvaggio, le fronde dei rami si protendono a toccare il lago, dove piccole insenature simili a spiaggette invogliano a immergersi nelle acque del lago, alberi dal tronco nodoso crescono in orizzontale…
Qui possiamo trovare una palazzina simile ad un cottage inglese, ma con elementi ottomani, che, ristrutturata nel 2013, attualmente ospita un info point ed un piccolo punto di ristoro e di lettura; è la palazzina della darsena.
Inoltrandosi sempre più nel parco, si trova poi uno spazio dedicato ai bambini, un arenile dove prendere il sole, da contendere a cigni ed anatre che popolano anche la foce del fiume Cassarate, che qui si immette nel lago Ceresio.
Usciti dal paradiso di Parco Ciani, affrontiamo il lungolago in direzione Monte San Salvatore ed incontriamo sul nostro cammino alcuni imbarcaderi che promettono classici giri del lago e diversi punti di ristoro, quali bar e chioschi, che con la loro musica attirano i giovani.
Qui il lungolago è affiancato da un bel viale sul quale si affacciano maestosi palazzi e bellissimi negozi delle migliori marche di abbigliamento, borse, gioiellerie ed orologi.
Lasciamo il lungolago di Riva Albertolli per addentrarci nel centro città, trovando così la piazza che ospita il palazzo del Municipio ed altri imponenti palazzi.
Siamo in Piazza della Riforma e di fronte a noi si apre la bella facciata gialla del Palazzo Comunale, all’interno del quale si sta predisponendo un matrimonio civile, mentre alle nostre spalle un altro bel palazzo ospita un bar ristorante con tanti tavolini all’aperto.
Attraverso strette strade pedonali, passiamo da una piazza all’altra, ciascuna con la propria peculiarità, avviandoci ad affrontare la lunga salita che porta alla Cattedrale di San Lorenzo.
Questo bianco edificio risalente al tardo medioevo è stato prima Chiesa pastorale, poi Collegiata ed infine Cattedrale.
All’epoca della nostra visita (giugno 2017) era in fase di ristrutturazione, una delle tante che la chiesa ha subito, basta pensare che in origine aveva anche un altro orientamento.
Nel frattempo la sera sta calando e scendiamo verso il centro città per cenare in uno dei tanti ristoranti per poi percorrere il lungolago, che lentamente si sta illuminando.
La mattina seguente raggiungiamo nuovamente a piedi il centro cittadino, fino alle fermate degli autobus.
E’ nostra intenzione infatti visitare il Monte San Salvatore salendo sulla funicolare che da Paradiso conduce alla cima, ma per arrivare alla stazione della funicolare, preferiamo prendere l’autobus per risparmiare le energie…fa già caldo nonostante l’ora mattutina e la giornata sarà lunga.
La funicolare arriva in pochi minuti fino alla cima del Monte San Salvatore, da cui si può ammirare il panorama del lago a 360°.
Qui il confine fra Italia e Svizzera è molto sottile, una riva è italiana e l’altra svizzera e così pure un ramo del lago appartiene all’Italia e quell’altro alla Svizzera.
Tutto ciò non ha importanza, perché il lago è comunque bellissimo, verdi costoni punteggiati di paesini e costruzioni si inabissano nel blu del lago.
L’aria è talmente calda che sembra produrre una leggerissima foschia.
Ridiscendendo verso la stazione della funicolare siamo attirati da una serie di cartelloni pubblicitari piuttosto insoliti, si tratta infatti di reclàme risalenti ai primi anni del secolo scorso, che promuovevano il turismo in Svizzera, allora agli albori, ed altri prodotti come la cioccolata ed udite udite, le sigarette…quando ancora non erano state messe al bando!
Ora dalla stazione Paradiso non ci resta altro che percorrere tutto il lungolago fino all’estremità opposta per rientrare in appartamento…ma non c’è fretta…vogliamo gustarci tutta la magia di questo splendido lago.
Di fronte alla riva Paradiso si trovano giardini molti curati, con tanti fiori colorati e macchinari per la ginnastica destinati agli adulti, mentre sculture d’arte moderna sono posizionate lungo la passeggiata sul lago e da qui si può ammirare uno spruzzo d’acqua lanciato verso il cielo.
Due sono le costruzioni che più mi hanno colpito in questa zona, entrambe affacciano sul lago, ma le somiglianze si fermano qua.
Si tratta infatti della bella Chiesa di Santa Maria degli Angeli all’interno della quale si trovano degli splendidi affreschi e che quel pomeriggio stavano allestendo per un matrimonio e della moderna struttura in vetro ed acciaio del LAC, ossia il Centro Culturale di Lugano, che ospita concerti, rappresentazioni teatrale, mostre ed eventi.
Lugano è davvero splendida in questa calda serata di un sabato di giugno, con le imbarcazioni che si avviano a rientrare in porto, la gente che si affolla nei bar e nei chioschetti distribuiti sul lungolago bevendo e ascoltando musica.
Ma anche una giornata così serena può essere improvvisamente interrotta da quello che pare un temporale estivo, ma che in realtà si rivela essere una perturbazione che continuerà anche il giorno successivo.
Ed è così che con questo addio bagnato a Lugano rientriamo in Italia al termine della nostra settimana di vacanza in Svizzera.
Commenti
Salve, bellissima svizzera italiana, anche io desidero visitarla, possiamo organizzare insieme una gita a Lugano. Michele Ranaldo, vivo in Puglia a Ginosa, 328 557 1323.