Quest’estate finalmente ho deciso di dedicare un po’ più del mio tempo alle escursioni in montagna.
Vivendo a 20 minuti dal mare, è sempre stato più semplice recarsi in spiaggia, fra abbronzatura, nuotate e beach volley, anziché trascorrere le domeniche e i giorni di vacanza facendo trekking e passeggiate in montagna.
Un luogo in particolare ha però attratto la mia attenzione, si tratta delle “Lame Rosse”!
Le Lame Rosse sono delle conformazioni rocciose presenti nel Parco dei Monti Sibillini.
Precisamente sono degli strati di roccia privi della loro parte superficiale, per questo motivo il substrato di ferro color rossastro è in vista. Gli agenti climatici infatti, attraverso una lenta erosione lunga milioni di anni, hanno causato la perdita della parte calcarea della montagna, che si è frantumata e depositata sul terreno andando a creare un lungo ghiaione.
Rappresentano un vero e proprio spettacolo della natura, come fino ad ora, avevo veduto solo in un altro luogo; durante il mio viaggio in Turchia, quando ho trascorso 3 giorni in Cappadocia!
Ma andiamo per ordine.
Il Parco dei Monti Sibillini è molto esteso e presenta svariati ambienti; si possono trovare borghi, laghi, sentieri, coltivazioni di lenticchie come a Castelluccio di Norcia, pascoli con greggi di pecore e tantissimi altri contesti.
Si estende fra tre regioni, l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo. Le Lame Rosse si trovano nel lato appartenente alle Marche.
Il trekking per arrivare alle Lame Rosse parte dalla diga del Lago di Fiastra (Strada Provinciale 91, 3, 62035 Fiastra MC), della lunghezza di circa 3 km segue il percorso numero E2.
Il sentiero è piuttosto semplice, con una pendenza complessiva di 300 mt, unica pecca non sono presenti punti d’acqua.
Noi abbiamo impiegato 1 ora e 30 all’andata e 1 ora al ritorno, anche se il tempo indicativo segnalato sui cartelli è di circa 2 h/2 h e 30.
Accorgersi di essere arrivati al cospetto delle lame rosse è facile; improvvisamente il sentiero diventa ghiaioso e dopo una breve ma intensa salita su questi piccoli sassi bianchi, ci si ritrova in uno spiazzo con pochi arbusti.
Alzi il naso all’insù ed è impossibile non notarle!
Queste enormi rocce spoglie, prive di qualsiasi vegetazione, creano un contrasto pazzesco con il loro colore misto tra il rosa e il rosso e l’azzurro del cielo!
Mi è sembrato per un attimo di tornare indietro nel tempo, a quando un anno prima mi arrampicavo sui camini delle fate nella Rose Valley in Cappadocia….quelle sfumature, quei colori accesi e quella roccia così ruvida e friabile.
Si rimane davvero esterrefatti, qualcosa di simile in Italia ancora non l’avevo mai trovato!
Un pannello esplicativo descrive le particolarità del luogo e rammenta di non arrampicarsi sulle rocce in quanto si tratta di un materiale piuttosto friabile.
Dopo circa 30 minuti di pausa, per riprendere fiato ed ammirare questo spettacolo della natura si può decidere di tornare al lago o di proseguire il sentiero numero E2.
Il Lago di Fiastra, un lago artificiale chiuso appunto dalla diga da cui inizia il trekking, prende il nome dall’omonimo paesino situato sulla sponda ovest, dal lato opposto a quello della diga.
Lungo le sue sponde è possibile fermarsi a prendere il sole e persino fare il bagno nelle sue acque gelide.
Ci sono numerose calette in cui poter lasciare la macchina parcheggiata lungo la strada e ci sono numerose zone in cui poter fare pic-nic vista lago.
Le sponde del lago sono prevalentemente rocciose, sono presenti pochi arbusti ed alberi, per cui è consigliato portarsi dietro un ombrellone o paravento per coprirsi dai raggi del sole.
In alcuni punti, sulle rive del lago, dove sono presenti case, ristoranti o paesini, è possibile anche trovare qualche noleggio canoe e pedalò, proprio come se fossimo in spiaggia.
I due paesini principali, Fiastra e San Lorenzo al Lago, sono piccoli ma tenuti molto bene e carini.
Noi ci siamo fermati in un negozietto di generi alimentari di San Lorenzo al Lago ad acquistare qualche di prodotto tipici.
Questa escursione si può fare tranquillamente in un giorno, riuscendo a combinare un po’ di attività fisica con un po’ di relax al lago.
I Monti Sibillini ci hanno conquistato con i loro paesaggi, tant’è vero che poi ci siamo tornati per visitare i campi di lenticchie a Castelluccio di Norcia e il Lago di Pilato sul Monte Vettore, un vero spettacolo!