Quest’anno per la prima volta ho trascorso un capodanno diverso dal solito: sono riuscita ad organizzare un week-end tra amici in un casolare immerso nella campagna umbra.
E’ sempre difficile riuscire ad organizzare qualcosa per tante persone, soprattutto se si vuole accontentare un po’ tutti.
Ben 19 persone sotto lo stesso tetto per tre giorni…penserete “Che bello, capodanno tra amici!” oppure “Tra amici la riuscita del week-end è sicuramente assicurata!”.
La verità è che quando si affronta un viaggio o anche solo una gita giornaliera con persone che non hanno le tue abitudini, i tuoi ritmi e i tuoi stessi interessi, non è facile…
Per fortuna per questo week-end era previsto molto relax – che mette sempre d’accordo tutti – e la visita facoltativa di una sola città: Todi.
Se fosse stato per me avrei girato in lungo e in largo per tutta la zona in cui eravamo, ma sono comunque contenta di essere riuscita a scoprire almeno questo tipico borgo umbro.
L’Umbria è una regione un po’ inedita per me, ho visitato solo Perugia e Spoleto in un’unica giornata e non ho visto molto, ma quanto basta per capire che avrei dovuto tornarci più spesso.
L’Umbria è un infinito spazio verde punteggiato da paesi arroccati su colline.
Il nostro casolare era immerso nella natura, in mezzo a una vallata con un prato verdissimo, la foresta alle spalle e a soli pochi kilometri dal paese di Todi.
E così, la mattina del 31 Dicembre un caldo sole ci ha accompagnato nella visita di questo borgo.
Cosa vedere a Todi
Sorta nella valle del Tevere, Todi è una città medievale, fondata dagli Umbri, poco dopo conquistata dagli Etruschi ed infine dai Romani, che racchiude nella sua triplice cerchia di mura edifici di grande bellezza.
Abbiamo parcheggiato gratuitamente fuori dalle mura più esterne del centro storico, di fronte alla Scuola Media Cocchi, vicino al supermercato Conad.
Da qui, passando sotto Porta Fratta, partono alcune stradine acciottolate in salita che conducono nel cuore della città.
Da Via Porta Fratta abbiamo preso lo svincolo sulla destra per Via S. Giuseppe, caratterizzata da una ripida scalinata, che conduce in Via di Mezzo Muro, una strada panoramica sulle seconde mura della città. Il percorso panoramico termina in Via Roma, strada principale che, passando sotto Porta delle Catene, conduce nel centro del paese.
Questa breve ma intensa, poiché in salita, passeggiata, ci ha dato la possibilità di osservare le abitazioni in pietra tipiche della zona e di addentrarci in vicoli nascosti, dove abbiamo trovato scorci interessanti da fotografare.
Percorrendo Via Roma, sulla destra, abbiamo trovato un edificio con una porta aperta al pubblico che affacciava in una stanza fredda e cupa…non so che luogo fosse, ma adibita a mostra, qui erano allestiti almeno 20 presepi.
Realizzati in cartapesta e legno, rappresentavano scena tratte dalla storia biblica, con i vari luoghi della città che facevano da scenario.
Arrivati in cima alla strada si apre Piazza del Popolo, luogo principale della vita cittadina, su cui si affacciano i più importanti monumenti: il Duomo, il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano e il Palazzo del Popolo.
Durante il periodo natalizio viene allestita una pista di pattinaggio con decorazioni, che ricopre tutta la superficie della piazza, a mio parere rovinando l’effetto d’insieme.
La Concattedrale della santissima Annunziata, più semplicemente Duomo dell’Annunziata, venne eretta nel XII secolo in stile romanico-gotico ed è caratterizzata da una lunga scalinata d’accesso che permette, dall’alto della gradinata, di avere la visuale sull’intera piazza.
All’interno, in controfacciata, è presente un bellissimo affresco di Ferraù da Faenza, d’ispirazione michelangiolesca.
Di fronte al Duomo, invece, spicca con la sua alta torre trapezoidale il Palazzo dei Priori, in stile gotico, che oggi ospita la pretura.
Il Palazzo del Capitano e il Palazzo del Popolo sono invece adiacenti e si trovano nel lato orientale della piazza.
Il Palazzo del Popolo, in stile lombardo-gotico, possiede un porticato al piano terreno, una torre campanaria ed al primo piano una sala in cui si riuniva il Consiglio generale della città.
Il Palazzo del Capitano invece, costruito successivamente, si trova in una posizione più arretrata rispetto all’altro palazzo e possiede una grande scala esterna che conduce al primo piano dei palazzi e permette l’accesso ad entrambi.
L’elemento che li caratterizza entrambi è il porticato al piano terreno.
Con il tempo i due edifici sono stati collegati ed oggi giorno vi ha sede il Municipio e il Museo Civico, in cui viene esposta la storia millenaria della città di Todi.
Da Piazza del Popolo vi è un accesso diretto a Piazza Garibaldi, chiamata così per la statua raffigurante Giuseppe Garibaldi, posta nel cuore della piazza.
Da qui si può godere di una vista eccezionale sulle colline umbre e mangiare un buonissimo panino alla porchetta, acquistandolo nella paninoteca della piazza da cui abbiamo sentito subito venir fuori un invitante profumino.
Non a caso, davanti alla porta del locale, c’era una lunga fila e nell’attesa ci siamo serviti gratuitamente dell’ottimo vino rosso da una botte all’interno del locale messa a disposizione per i clienti.
Poco distante si trova la Chiesa di San Fortunato, dedicata al santo patrono della città, che conserva nella cripta la tomba del poeta Jacopone da Todi.
Jacopone da Todi, divenne frate a 48 anni, dopo aver vissuto fino ad allora una vita agiata. Considerato uno dei più importanti poeti del Medioevo, di lui si ricordano soprattutto le laudi religiose.
Jacopone da Todi è visto dalla Chiesa come una figura scomoda, per essersi opposto all’elezione di Papa Bonifacio VIII, fatto che lo condurrà alla scomunica, all’età di 67 anni.
Anche l’esterno di questa chiesa è caratterizzata da una scalinata che dalla strada conduce fino al portone di ingresso, con aiuole ben curate lungo il perimetro, colpendo l’osservatore per la sua posizione e imponenza.
L’interno è completamente bianco: muri, colonne, archi, pavimenti…e il modo in cui trapela la luce dalle vetrate trasporta il visitatore in un’atmosfera eterea.
Con un paio di euro è possibile salire in cima al campanile ed ammirare la città dall’alto.
E’ il punto più alto di tutta Todi e all’orizzonte, oltre i tetti delle case in pietra, si vedono distese e distese di verde che si incontrano con il blu del cielo terso.
Fuori dall’ultimo cerchio di mura, sorge il Tempio della Consolazione, è un ottimo esempio di architettura rinascimentale, eseguito nel XVI secolo, presenta una struttura a pianta centrale sormontata da una cupola.
La sua forma imponente è di forte impatto, purtroppo però, i lavori che coprivano l’intera cupola, non mi hanno permesso di fare delle belle foto.
Stanchi ed affamati siamo tornati alla macchina contenti della scoperta di questo pezzetto di Umbria, che non ci aspettavamo di certo che fosse così bello ed interessante.
Ho iniziato il 2018 con una promessa: quella di dare più importanza alla nostra Italia ed alle zone vicino a casa, quelle che solitamente non consideriamo neanche perché troppo attratti dal diverso e dal non convenzionale.
In realtà mi sto rendendo conto sempre più, che anche la nostra Italia ci può stupire tanto e lasciare bei ricordi.